RIFUGIO ANTONIO CURO’
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Oggi ti raccontiamo il sentiero forse più simbolico e a cui non si rinuncia mai, da fare almeno una volta l’anno, il rifugio Antonio Curò!
Si parcheggia la macchina presso il centro sportivo di Valbondione, il tragitto più conosciuto per raggiungere il rifugio!
Tutto il percorso di può dividere tranquillamente in 3 tronconi!
Nel primo tratto di percorso, saremo immersi in un fitto bosco, con pendenze non particolarmente elevate. Nella seconda parte, il bosco si dirada e la strada si allarga, lasciando spazio ad ampi e bellissimi prati, dove si guadagnano molti metri di dislivello anche grazie al continuo susseguirsi di tornanti.
Questo è il punto più difficile del percorso! L’ultima parte è la strada panoramica che porta al rifugio, della durata di circa 30’ e non particolarmente in pendenza!
All’arrivo, potete meritarvi un bel pranzo al rifugio o al sacco per tutta la fatica fatta! A seconda del grado di allenamento, ci potresti mettere dall’ora e mezza alle 3 ore.
Inutile dire che i paesaggi sono davvero spettacolari! A questo giro, vogliamo però spendere due parole sulla sicurezza.
Il rifugio Curò, soprattutto nella parte finale, presenta degli strapiombi a cui serve fare molta attenzione! Vediamo tante, troppe persone che in maniera poco responsabile salgono in questi sentieri con scarpe da ginnastica e abbigliamento non idoneo!
NO, NO E ANCORA NO!
Con la montagna non si scherza! Per questi sentieri, sono fondamentali SEMPRE scarpe tecniche o ancora meglio scarponcini, in grado di attutire bene tutti i colpi alle caviglie, con suola Vibram e Goretex e bastoncini, fondamentali in salita quanto in discesa!
Consigliamo inoltre sempre acqua con borraccia nello zaino, maglietta di ricambio e giacca per cambio climatico improvviso.E ora, spazio alle foto! Speriamo di averti fatto venire voglia di un bel giretto in montagna!







